(LESSON #3...prima parte)
Dopo il
tutorial sul grandangolare, mi è stata richiesta una nuova pappardella su “combinazione tempo e diaframma”. Ebbene sì, non ve lo aspettavate, ma vi tocca starmi a sentire... di nuovo!!! yeah.
Quando dobbiam scattare una fotografia (...di un albero, di un sasso, di un muflone, di una modella, di una mortadella, o di qualsiasi altra cosa), abbiamo “2 informazioni” da inserire nella nostra fotocamera:
Tempo,Diaframma
(i più bravi di me penseranno “e gli ISO??” non abbiate fretta., peace & love...).In generale, per avere una foto esposta correttamente, dobbiamo fare in modo di avere la giusta combinazione tempo/diaframma.
IL TEMPO
Il Tempo determina (...indovinate un pò?) la quantità di tempo in cui l' otturatore della nostra fotocamera dovrà restare aperto per far passare la luce.
Il tempo è espresso in secondi o frazione di secondi.
Ad esempio, se sulla macchina girate la ghiera che regola il tempo, compariranno dei numeri (non necessariamente da giocare al lotto- io ho provato e son più povera di prima):
....4” 2” 1” 2 15, 30, 100, 160, ecc....
Che significano, rispettivamente ....4 secondi, 2 secondi, 1 secondo, ½ secondo, 1/15 di secondo, 1/30 di secondo, ecc
Cosa ci cambia nella pratica usare un tempo di esposizione piuttosto che un altro??? Dipende dal soggetto della nostra fotografia e dall' effetto che vogliamo ottenere.
Come regola base, se il soggetto è un muflone che corre, e vogliamo che nella nostra foto non risulti mosso, dobbiam usare un tempo di esposizione veloce.
(Ehmmm...In mancanza del muflone, c' è una bimba che salta...va bene uguale?)
Lunghezza focale 50 mm t 1/120 sec F/ 5,6
Al contrario, se il nostro soggetto è un sasso, possiamo decidere un tempo di esposizione lento, anche di diversi secondi. (ovviamente in questo caso utilizziamo un cavalletto).
Se poi vogliamo la classica foto con un corso d' acqua in movimento e vogliamo che questo movimento si percepisca, siamo nel posto giusto al momento giusto per capire come lo si ottiene. possiam infatti mantenere sempre diversi secondi di esposizione, ed ecco cosa succede:
Lunghezza focale 50 mm t 8 sec F/32
Sì ma, direte voi, fino a che tempo possiamo permetterci di lavorare a mano libera senza rischiare di fare foto mosse e quando invece siamo obbligati ad utilizzare il cavalletto?
La risposta è legata principalmente alla lunghezza focale dell' obiettivo che stiamo utilizzando in quel momento.
Esempi intuitivi veloci- veloci:
Se stò usando un 35mm posso scattare tranquillamente a mano libera ad 1/30 di secondo.
Se stò usando un 50 mm, a 1/60 di secondo...
Se uso un 300 mm, a 1/320 di secondo... e così via.
Come avrete notato a mano libera è molto più facile usare tempi brevi usando i grandangolari, mentre con con i teleobiettivi è un po' più tragica. (per fortuna hanno inventato i treppiedi e le ottiche stabilizzate).
Quella riportata è una regola per capire in maniera molto semplice, poi ovviamente il valore sotto il quale non dover scendere per lavorare a mano libera è soggettivo (sopratutto per chi, come me, è soggetto a tremarella...).
Ed ora ho tirato fuori dal cassetto il vecchio/ impolverato hard disk e pubblico questa mia foto. Ancora una volta è un esempio di come si possa giocare con la fotografia, in questo caso con il tempo di esposizione:
Lunghezza Focale 40 mm t 20 sec F/32
In questa foto non c' è post produzione (anche perchè, ai tempi in cui l' ho scattata non sapevo neanche cosa fosse...). Ho lavorato a lume di candela, tempo di esposizione 20 secondi. Quindi ho iniziato il movimento: 5 secondi mantenendo le gambe in posizione 1, 5 secondi mantenendo le gambe in posizione 2, e così via per un totale 4 volte (4 posizioni). Se volete provare è semplicissimo, ed aiuta a capire meglio come il fotogramma viene impresso dalla luce.
Come al solito la fotografia offre le basi di partenza, siamo poi noi a decidere dove vogliamo andare e che viaggio vogliam percorrere.
Con questa mia ultima
perla di saggezza per oggi chiudo, ma temete. Temete pure.Tornerò presto parlando di diaframma & co.