venerdì 26 febbraio 2010

ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE

Se siete come me amanti di fotografia e di cinema siete capitati nel posto giusto al momento giusto (cosa che  non sempre capita a chi passa da queste parti).
Un film che aspetto da mesi e mesi è "Alice in Wonderland" (bè, per parlare come mangio, tradotto in "Alice nel paese delle meraviglie"). Penserete voi astuti "e che ci azzecca questo film con la fotografia?".
La favola è stata scritta da Lewis Carroll, a cui ho iniziato a interessarmi anni fa quando studiavo fotografia. Infatti lui, oltre ad essere un matematico, un inventore, un poeta, un sacerdote e chi ne ha più ne metta, è stato anche uno dei maggiori esponenti della fotografia dell' ottocento. I suoi soggetti preferiti erano le bambine (purtroppo qualcuno ipotizzava fosse un pedofilo, io voglio credere di no) e la sua musa ispiratrice era Alice Liddel, Alice protagonista della sua favola, la bimba nella foto è proprio lei. E' una foto stupenda, di un' intensità strepitosa, come sono tutti i suoi numerosi  scatti. Non stò qui a fare lezione sulla storia della fotografia, se siete appassionati del genere vi ho solo dato un motivo in più per andare al cinema (ebbene sì, prenderò una percentuale sulle vendite da Tim Burton  per la pubblicità). intanto beccatevi il trailer.oppure nel frattempo per stare in tema andatevi a guardare il film di Marylin Manson "Phantasmagoria" che nell' attesa va bene uguale.

Per quanto riguarda me e i miei lavori, questa settimana l' ho passata a scattare le foto per il nuovo catalogo della Brums. Per il momento non posso mostrare niente, vi dico solo che come al solito, come ogni volta che fotografo bambini,  mi son divertita un mondo e anche di più.

mercoledì 17 febbraio 2010

A PROPOSITO DI AVATAR

..A proposito di diritti umani,  a proposito di colonialismo, a proposito di repressione. Guardatevi questo video


Tutto è partito vedendo Avatar, è proseguito leggendo il nuovo libro di Isabel Allende "L' isola sotto il mare" e poi partecipando a questa iniziativa per l' Uganda. Tutte cose che viste così sembrano un gran minestrone di roba ma che hanno un filo conduttore comune: in tutti i casi si parla di diritti umani. Dove più, dove meno....(occhei, in casi come Avatar forse non è proprio la prima cosa che ci viene in mente guardandolo...ma forse vi ho già raccontato della mia mente contorta?)