Ogni scatto nasconde una storia. Una storia particolare intendo. Sono dell'idea che le storie che hanno come protagonisti i bambini siano le più memorabili e io in questi anni di storie ne ho collezionato una montagna. Tanto che un giorno butterò via la macchina fotografica (no, non vi dirò dove andrò a gettarla) per diventare scrittrice e scriverci un libro.
La storia numero uno potrebbe essere questa e racconta di come la maggiorparte dei bambini, mediamente dai dieci anni in giù, siano letteralmente schifata dal gentil sesso...
... e questa è la storia di Gerri.
Tutto e tutti pronti per la foto della nuova campagna Brums. Una foto importante direi. Lo scatto da realizzare prevedeva di mettere ogni bimbo sdraiato l'uno sopra l'altro.
La parte più difficile pensavo fosse quella di far sì che il neonato non si svegliasse. Invece no, la parte più difficile è come sempre quella che non ti aspetti. Convincere infatti Gerri a stare (come previsto da layout) a contatto con il gentil sesso non è stata impresa da pochi. Nulla da fare.
Foto sì, ma non a contatto con le femmine. Non ne voleva proprio sapere. Femmine=Schifo (occhei, tutto nella norma per un bimbo di 4 anni, poi tra una decina d'anni potremmo interpellarlo a capire cosa ne pensa).
Alla fine la trattativa per convincerlo è stata portata a termine con successo (ovviamente in cambio di un innumerevole quantitativo di giocattoli, grande Gerri). Al momento del posizionamento per la foto ha però provato a giocare la sua ultima carta esprimendo il desiderio che fra lui e le bimbe mettessimo il neonato. Mmmh no, la sua richiesta non è stata accettata. Ecco la foto!
indovinate chi è Gerri* |