lunedì 2 dicembre 2013

CORTO CIRCUITO #ancoralui

Qualche post fa vi avevo promesso che per un pò non vi avrei più parlato diei miei bambini in mezzo alle discariche abusive... ok, di tempo ne è passato per cui a questo giro sono giustificata. 

Venerdì 6 dicembre 2013, presso le sale di Villa Recalcati a Varese, si svolgerà il terzo convegno del Progetto Insubria Pulizia Sconfinata. Tra i relatori ci sarò anche io a parlare del mio progetto "CORTO CIRCUITO". Per l'occasione verrà allestita anche una mostra. Vi aspetto, l'ingresso è aperto a tutti! 

In contemporanea vi segnalo anche che presso la fiera dell'artigianato di Rho è esposta una foto del progetto. Per ora vi ho detto tutto, altri progetti sono in ballo ma fino alla prossima primavera non posso svelarvi di cosa si tratta... ma tornerò per raccontarvelo. Per ora passo e chiudo.

lunedì 11 novembre 2013

EVA

In questi giorni sono sempre in continuo affanno poichè ho una lista interminabile di cose da fare tra cui aggiornare il mio sito internet e il portfolio. Sono consapevole che non riuscirò a concludere prima di Natale, per cui non stupitevi se aprendo il mio sito internet il giorno della vigilia troverete ancora nella home page bimbi in costume da bagno al mare. 
Prima di catapultarmi nuovamente alla mia lista di cose da fare vi lascio con alcune delle foto scattate a Venezia. La mia piccola musa ispiratrice si chiama Eva.

lunedì 21 ottobre 2013

FACCE MOSTRUOSE #NEWS

Premesso che non ho ancora finito di aprire tutte le mail che mi sono arrivate e premesso anche che prima di Natale (del 2013 intendo) conto di farcela e di riuscire a ripondere per ringraziare personalmente tutti... Oggi (alleluia) ho stabilito la data del servizio: Lunedì 17 marzo 2014. Saremo ospiti del bellissimo Spazio Lavit di Varese, super location che uso sempre per i miei servizi fotografici in studio. Ringrazio Alberto (titolare dello studio) per la diponibilità e gli comunico che gli spetta di diritto un ritratto "facce mostruose"... senza nemmeno essersi candidato al casting. scorgo già la felicità nei suoi occhi.

mercoledì 16 ottobre 2013

FACCE MOSTRUOSE

Come già anticipato su facebook è in arrivo il mio nuovo progetto FACCE MOSTRUOSE.
Le mie prime piccole FACCE MOSTRUOSE immortalate quest’estate. Sono state loro le muse ispiratrici di questo mio nuovo progetto! grazie Cristal e Grazie Greta!
Un progetto che ho idealizzato qualche mese fa. Molti genitori sono già stati messi in stato stato di allerta. Dopo le foto dei loro bimbi ambientate in discariche abusive questa è la volta in cui i loro figli verranno immortalati mentre imiteranno l’espressione del  triceratopo piuttosto che dell’incredibile Hulk, giusto per dirvene un paio.

(So che alcuni genitori hanno tentato la fuga e altri hanno persino resistito alla tentazione di cancellare il mio numero di telefono dalla loro agendina).

Scherzi a parte, devo dire che come al solito parlando di questo progetto ho sentito molto entusiasmo da parte di tutti i genitori a cui ho chiesto disponibilità... Nuovamente grazie.

Veniamo al dunque. Cercherò di raccontarvi il perché di questo mio progetto, da dove sia nata l’idea/ il dove/ il come/ il quando. 

lunedì 30 settembre 2013

Redazionale FEMINA

Operazione mostra-a-Milano portata a termine con successo. Sono davvero felice di aver esposto le mie fotografie ma sopratutto son felice di aver conosciuto delle persone fantastiche. Se fosse sempre così organizzerei mostre tutti i giorni! Sono passati a trovarmi in tantissimi anche persone che non conoscevo ma che erano a conoscenza del progetto. Ho avuto un riscontro positivo da parte di molti ( e okkei i riscontri negativi mica son venuti a dirmeli!).  Ho visto gente che ha fatto foto qua e là... non appena ruscirò a rimediare mezzo file lo pubblicherò di modo che vi possiate fare un'idea della serata. Purtroppo le foto non potranno raccontare delle bellezza del sottofondo musicale creato ad hoc per le mie immagini da Philip Abussi. Ehhh vi toccherà presenziare alla prossima esposizione per sentirla!
Ringrazio nuovamente anche Sandro Iovine, curatore della mostra.

Qualche settimana fa è uscito il nuovo numero di Femina con un servizio realizzato da me. Protagonoste le due pestifere/ adorabili/ gemelle Alessia e Arianna (per favore non domandatemi chi sia l'una o l'latra perchè dopo innumerevoli tentativi falliti ho deciso di rinunciare). Ecco alcune pagine del servizio pubblicato


metto anche questa non pubblicata ma con un super salto che merita!

venerdì 13 settembre 2013

CORTO CIRCUITO

La mia mostra fotografica prenderà il via a Milano in occasione della fashion week. 
Vi aspetto numerosi all'inaugurazione prevista per venerdì 20 settembre alle 20 in via Quaranta al numero 40. Siete liberi di poter fare delle combinazioni con tutti questi numeri (frutto del caso) e giocarveli al lotto o se preferite a tressette.

Torno in modalità persona seria. 

La mostra è a cura di Sandro Iovine e ne sono davvero entusiasta. Questo è l'invito con tutti i dettagli



Questa è invece l'introduzione alla mostra. Introduzione che adoro e per cui non finirò mai di ringraziare Sandro... Per la pazienza e per avermi non solo ascoltata ma sopratutto capita. 

Introduzione mostra Corto Circuito di Silvia Coluccelli - © Sandro Iovine, 2013
Corto Circuito
di Silvia Coluccelli
Mettere elementi al di fuori dell’ambito in cui vengono normalmente inseriti: decontestualizzare per riappropriarsi di una possibile lettura del mondo. È proprio attraverso l’esaltazione del non senso situazionale che è possibile accedere a una presa di coscienza circa l’assurdità di una serie di circostanze in cui ci imbattiamo quotidianamente, ma di cui abbiamo perso la percezione.

Le discariche che compaiono in queste immagini non insistono in luoghi deputati o isolati. Nel loro essere del tutto abusive creano al contrario una sorta di continuum spaziale (a volte concreto e fisico, altre solo ideale) con le aree abitate. Tutti i giorni finiscono nelle zone morte del nostro sguardo, ma non le vediamo più... o facciamo finta di non vederle. Le ignoriamo. Per questo isolarle in inquadrature che le rendano avulse dal contesto avrebbe scarsa efficacia in quanto potremmo sempre immaginarle in luoghi isolati e deputati appunto. Provare invece a inserirle nei contesti inappropriati in cui realmente si trovano da una parte non sarebbe sempre possibile e dall’altra finirebbe per farle codificare come immagini di denuncia che, passato il primo moto di calore e risentimento, finirebbero presto per essere archiviate sotto la voce “da dimenticare”.

Mostrare invece bambini, ben vestiti e palesemente avvezzi alla frequentazione dell’obiettivo fotografico, posare in queste discariche paludose a un passo dalla nostra asettica quotidianità, induce a qualche riflessione in più. Chi è aduso consultare le pubblicazioni di moda per le età più giovani, si aspetterebbe di trovare sullo sfondo campi da golf o spiagge rinomate. Invece abiti curati e volti ben puliti sono sbattuti all’interno di piccole o grandi discariche, tutte abusive, raccolte di rifiuti della nostra società industriale e consumistica. Si mettono così in evidenza quelle schegge di devastazione che sfuggono, grazie anche a connivenze più o meno consolidate e accettate, a quei controlli e a quella logica che dovrebbe salvaguardare l’ambiente. Diventano quindi un contraltare dissonante rispetto alla vita agiata e priva di problemi proposta dalle pagine delle riviste. Le immagini sembrano dunque proiezioni di un apocalittico futuro per i nostri figli. Un destino che terrorizza, certo, ma di fronte al quale ci scopriamo assuefatti, almeno fino al momento in cui un corto circuito brutale non ci obbliga, attraverso la messa in scena di queste immagini, a risvegliare la nostra attenzione.
Come in molti casi però occorre un ancoraggio al testo visivo che guidi verso una corretta lettura affinché questo non appaia come pienamente inserito all’interno di quei filoni consolidati della fotografia di moda che sfruttano ambienti inusuali e dissonanti con l’abbigliamento proprio per sottolineare quest’ultimo.

Se così fosse si tratterebbe dell’ennesima, triste, ripetizione di clichet consolidati. A fare la differenza però, come sempre, sono le intenzioni. Questo lavoro infatti non nasce sotto la guida di un art director imbeccato da un consulente di marketing, bensì è la risultanza di un progetto personale che non si deve correlare a una committenza, ma si propone di creare un corto circuito nelle nostre menti, perché gli occhi ricomincino a vedere e le menti a ragionare.

                                                                                          Sandro Iovine 

Questo è l'invito dell'evento organizzato da La Gaiana e Piccolissimo me! tutti i dettagli e il programma sono qui!


mercoledì 14 agosto 2013

PRONTI PER LE FERIE... FORSE ANCHE TROPPO

Questa foto scattata (ovviamente) in aereo è dello scorso anno. In realtà il mio umore pre-vacanza è lo stesso per cui procedo al reciclo foto per augurare a chi è in vacanza/ a chi deve ancora partire/ a chi viaggerà solo con la mente una felice estate. Non importa il luogo, lontano o vicino... L'importante è poter stare in compagnia delle persone a cui vogliamo più bene.  Felice estate a tutti.
Ci vediamo a settembre!

venerdì 17 maggio 2013

LA NUOVA FOTO DELLA CAMPAGNA BRUMS PE 13

Ogni scatto nasconde una storia. Una storia particolare intendo. Sono dell'idea che le storie che hanno come protagonisti i bambini siano le più memorabili e io in questi anni di storie ne ho collezionato una montagna. Tanto che un giorno butterò via la macchina fotografica (no, non vi dirò dove andrò a gettarla) per diventare scrittrice e scriverci un libro.

La storia numero uno potrebbe essere questa e racconta di come la maggiorparte dei bambini, mediamente dai dieci anni in giù, siano letteralmente schifata dal gentil sesso... 

... e questa è la  storia di Gerri.

Tutto e tutti pronti per la foto della nuova campagna Brums. Una foto importante direi. Lo scatto da realizzare prevedeva di mettere ogni bimbo sdraiato l'uno sopra l'altro.

La parte più difficile pensavo fosse quella di far sì che il neonato non si svegliasse. Invece no, la parte più difficile è come sempre quella che non ti aspetti. Convincere infatti Gerri a stare (come previsto da layout) a contatto con il gentil sesso non è stata impresa da pochi. Nulla da fare.
Foto sì, ma non a contatto con le femmine. Non ne voleva proprio sapere. Femmine=Schifo (occhei, tutto nella norma per un bimbo di 4 anni, poi tra una decina d'anni potremmo interpellarlo a capire cosa ne pensa).

Alla fine la trattativa per convincerlo è stata portata a termine con successo (ovviamente in cambio di un  innumerevole quantitativo di giocattoli, grande Gerri). Al momento del posizionamento per la foto ha però provato a giocare la sua ultima carta esprimendo il desiderio che fra lui e le bimbe mettessimo il neonato. Mmmh no, la sua richiesta non è stata accettata. Ecco la foto!
indovinate chi è Gerri*


lunedì 13 maggio 2013

NEWS & BLA BLA BLA


Un po' di news che mi riguardano. 

In questo periodo mi sto dedicando molto attivamente al mio progetto fotografico "BAMBINI IN DISCARICA [ABUSIVA]". Premesso che non sono una persona che inizia delle foto di ricerca personale ponendosi particolari aspettative. Sostanzialmente quello che faccio è per me, perché sento un impulso interiore che mi spinge a farlo. Precisato questo, e precisato che oramai sono passati tre anni da quando ho iniziato a visualizzare e ad idealizzare il progetto e 2 da quando ho iniziato a fare le foto, ad oggi mi considero felice  di averlo fatto.

Le ragioni sono molteplici, e differenti fra loro. 

Spaziano dal punto di vista di aver sicuramente acquisto maggiore consapevolezza dei problemi legati all'ambiente (ho visto cose che voi umani non potete neanche immaginare),  al fatto di aver avuto occasione di entrare in contatto con persone meravigliose, disponibili che mi hanno supportato e con cui ho iniziato a collaborare anche per progetti affini. 
Tra queste due motivi, di mezzo ci sono anche tante piccole sfumature che mi rendono ulteriormente felice a prescindere dal fatto che le foto finiranno archiviate in un cassetto oppure esposte al Guggenheim Museum (eh sì, mi piacerebbe proprio!).

Mi sento davvero arricchita dal punto di vista umano e questo è il miglior traguardo.

Come anticipato nell'ultimo post, pubblico ora qualche nuova foto. Le foto sono state scattate in diverse discariche abusive a Varese, Gallarate e dintorni. Altre sono state realizzate un paio di settimane fa nella zona costiera del Salento... dopotutto qualche discarica abusiva “vista mare” mi mancava.
(alcune foto sono già sul mio sito a questa pagina). 







Una piccola considerazione. Come probabilmente alcuni di voi sapranno, da qualche anno vivo vicino a Zurigo. Il paese in cui vivo è bellissimo, con mucche e cavalli, foreste e prati verdi...  che ogni volta che li guardo mi viene in mente la schermata di Windows. Passeggiando in questi posti immersi nella natura non mi sono mai imbattuta in un frigorifero, una ruota abbandonata, resti di macchina, o simili (come invece mi è capitato più e più volte nei contesti in cu ho sviluppato il mio progetto). Difficile trovare anche un mozzicone di sigaretta. Eppure vi assicuro che da quando ho iniziato questo progetto presto molta attenzione a questo genere di cose. Non voglio dire che gli Svizzeri in questo siano migliori degli Italiani  (anche se in effetti...) vorrei solo dare un spunto di riflessione e capire perchè in Italia le cose vadano diversamente. 

Un paio di settimane fa, grazie anche dell'aiuto di Ars Ambiente e del Dott. Giorgio Ghiringhelli, mi hanno dedicato un post sul sito di Modus Reciclandi. Il post se volete leggerlo lo trovate qui
Venerdì scorso è invece andata in onda l’intervista che mi hanno fatto su RSI Rete 3 (radiotelevisione svizzera) in cui ho parlato sempre del mio progetto. 
(...parlo sempre e ovunque della stessa cosa, sono consapevolmente noiosa).
Trattandosi di una radio svizzera non so in quanti l’avranno potuta sentire in diretta... Per cui, per garantirvi sonni tranquilli, vi rassicuro dicendovi  che fate ancora in tempo a sentirla qui. Olè.
Sabato sera invece c’è stato l’appuntamento conclusivo dell’evento organizzato dall’associazione ON tra i cui soci fondatori c'è anche Max Laudadio.  Devo dire che si è trattata di un’esperienza davvero bella e interessante. Io ho dato il mio piccolo contributo facendo il reportage fotografico dei diversi eventi. Felice di aver partecipato, dedicherei un post solo a questo argomento per raccontarvi di quanto mi abbia arricchito e di quante persone belle abbia conosciuto (e anche di quanta acqua abbiamo preso, il tempo non è stato per niente favorevole).... Ho sentito questa iniziativa molto vicina al mio progetto, anche perché in parte vedeva coinvolti i bambini oltre che all’ambiente. A questo link potete vedere il servizio di Striscia la notizia in cui Max Laudadio parla del progetto, invece qui sotto trovate qualche foto ricordo dell'evento, tra cui alcune della serata finale della premiazione di sabato scorso insieme a 100% Brumotti e Giorgia Palmas. Della Premiazione hanno parlato anche su Varese News, a questa pagina.
Max Laudadio insieme ad alcuni bimbi che hanno partecipato alla prima giornata di Spazzatura Kilometrica 2013
Max Laudadio insieme alla sua meravigliosa ed energica mamma, che hanno gareggiato insieme durante la seconda giornata di Spazzatura Kilometrica nella gara off road (sotto la pioggia!!)
Backstage prima dell'inizio della serata della premiazione
Durante la serata della premiazione
Durante la serata finale della premiazione
100% Brumotti durante la serata finale della premiazione
100% Brumotti insieme a Giorgia Palmas durante la serata finale della premiazione

Per chi non ne sapesse dell’associazione tutte le info sono qui, fate sempre in tempo ad iscrivervi!
Ok, direi che di news oggi ve ne ho date abbastanza. Appena avrete metabolizzato tornerò con un nuovo post (prometto che al prossimo giro non parlerò di discariche abusive). 

mercoledì 17 aprile 2013

BAMBINI IN DISCARICHE (ABUSIVE) SU VARESE NEWS

Oggi su Varese News c'è un articolo che parla del mio progetto dei bambini in discarica abusiva con una mia breve intervista.
Lo trovate a questo link. Felice che se ne parli. 
Avevo scritto un post qualche mese fa, nel frattempo ho fatto altre foto in nuove discariche che presto pubblcherò. Scenari pazzeschi. Partendo dal presupposto che già non mi capacito di come alcune persone buttino i mozziconi di sigaretta per terra, sapere che altri abbandonino addirittura frigoriferi nei boschi mi lascia senza parole. 

Vorrei segnalarvi questo video. Mentre l'ho guardato non ho potuto fare a meno di piangere.
Opera del fotografo Chris Jordan.


giovedì 14 febbraio 2013

INTERVISTA!

Qualche tempo fa gli amici di Total Photoshop mi hanno intervistata. Ho impiegato un pochino prima di pubblicare qui sul blog  poichè prima dovevo metabolizzare il fatto di vedere il mio faccione sul web sotto forma di video. 
ok, ora sono pronta. 
Voi siete pronti a sentirmi parlare per più di 15 minuti? Occhio che induce ad attacchi di letargia acuti.
Parlo di me, del mio lavoro e ovviamente dei meravigliosi bimbi che mi danno l'opportunità di svolgere un lavoro così bello. Grazie!

mercoledì 13 febbraio 2013

Le cinèma!

(english version here!)
Vi ho già raccontato della mia passione per il cinema?
Io trascorrerei tutte le mie serate al cinema in prima fila (sì avete letto bene, mi piace stare in prima fila poichè, pur di avere il vuoto tra me e lo schermo, sono disposta a correre il rischio di tornare a casa con il torcicollo). 
Purtroppo qui a Zurigo non avendo molta dimistichezza con la lingua svizzera tetesca frequento molto poco le sale cinematografiche (per non dire che non le frequento affatto).
In compenso negli ultimi mesi ho scoperto la possibilità che offre iTunes di noleggiare i film. 
Di recente ho visto La volpe e la bambina che secondo me ha una fotografia molto bella. Nella parte inizale del film - in alcune scene- c'è un'invasione di luce che mi ha emozionato. 
 Durante la visione ho fatto il rewind svariate volte per guardare e riguardare alcune scene. Occhei...fino a quando non é subentrato Luca che mi ha tolto le redini del portatile (ho anche rischiato che per ribellarsi dalla mia mania ad un certo punto mi tirasse un pugno in testa). é un vero piacere guardare i film con me. 

Comunque sia, durante le mie vacanze di Natale trascorse rigorosamente a Padova, ho fatto una super scorpacciata (oltre che di soppressa veneta) anche di film andando al cinema quasi tutte le sere.

Ho visto tutto quello mi interessava vedere e ve li consiglio tutti! 

Vita di Pi  (in 3d ancora pù bello!!) / Una famiglia perfetta / Un sapore di ruggine e ossa /  Argo / La migliore offerta / Skyfall 007 (quest'ultimo per quanto non sia proprio il mio genere devo dire che mi é piaciuto).

...e poi i film di animazione non sono mancati:

(a tal proposito mi sono resa conto che io e Luca quando andiamo a vedere i film di animazione  siamo gli unici adulti non accompagnati da bambino. Questa cosa ci crea un pò di imbarazzo e molte volte all'uscita siamo sempre tentati ad abbracciare un bimbo a caso per fingere di essere in sua compagnia...). 

Passiamo oltre.
Mi sono piaciuti tutti i film che vi ho segnalato, anche se i generi sono molto diversi fra loro.
Quello che forse mi è piaciuto più di tutti è Moonrise Kingdom - una fuga d'amore di Wes Anderson. 
Vi riporto questa recensione,  che secondo me descrive molto bene il film e le sensazioni. La recensione si intitola "una meraviglia" ed in effetti lo è. Leggete qui sotto e subito dopo guardate la foto che ho postato tratta dal film. Trovo che sia poesia sotto forma di immagini.

La storia di due preadolescenti raccontata con lo sguardo di un bambino. la dolce e decadente visionarietà di Anderson questa volta ci porta in un'isola, cronologicamente nelgi anni 60, ma -in realtà-fuori dal tempo della società. rimangono i due protagonisti, due ragazzini, poco più che bambini che vogliono fuggire da quel tipo di adultità che è intorno a loro. il tema caro al regista è in fondo questo: il difficile rapporto tra genitori e figli. se nei Tenembaum la visione era data da più punti di vista ( fratelli, genitori, amanti) e in Steve Zissou il rapporto invece era molto stretto (l'odio-amore tra un padre e un figlio non riconosciuto) in Moonlight Kingdom vi è invece la fuga da genitori emotivamente lontani (la madre usa un megafono per chiamare i propri figli, segno di lontananza) o genitori irrimediabilmente perduti. ancora una volta ci si trova di fronte all'eterno confronto tra adulti che non possono cambiare, chiusi nella propria decadenza, e bambini, in cui tutto è ancora possibilità; l'archetipo generazionale di Davide e Golia, Peter Pan e Capitan Uncino viene narrato attraverso una storia triste e romantica che però viene trasformata in una favola dolce e simpatica grazie alla straordinaria capacità di Anderson nel riprodurre luoghi incantevoli con un 'attenta alchimia fatta di colori (in questo film il colore prevalente è il giallo) suoni (composti da elementi orchestrali) e oggetti che trasformano la storia in un racconto fiabesco. un piccolo gioiello. 
La recensione originale la trovate qui